A cosa è dovuto il tartaro?

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La cattiva e inadeguata igiene orale è il primo fattore scatenante nella formazione del tartaro.

Infatti, è un problema molto comune dovuto alla presenza di placca dentale.

Quindi, è molto importante non sottovalutarlo, poiché favorisce l’incidenza di altre patologie.

Scopriamo insieme come rimuoverlo.

Differenza tra tartaro e placca

Spesso si confonde la placca con il tartaro oppure si pensa che sia la stessa cosa.

Invece, nonostante siano collegati tra loro, sono due elementi ben distinti.

Tuttavia, si può dire che è una conseguenza diretta della placca.

La placca dentale è una patina che si deposita sulla superficie dei denti ed è composta da residui alimentari, amalgamata con batteri e cellule morte.

A causa di una reazione chimica provocata da sali minerali della saliva, la placca si calcifica sulla superficie dentale.

In un secondo momento il miscuglio che si è creato forma, così, la calcificazione.

Il tartaro, a differenza della placca, solitamente è ben visibile anche a occhio nudo e può avere diverse tonalità di colore da giallastro al nero.

Diversi tipologie di tartaro

Esso può essere classificato in due tipi: sopragengivale e sottogengivale.

Vediamoli di seguito nel dettaglio.

Tartaro Sopragengivale

Il tartaro sopragengivale, si deposita sopra la gengiva.

Sono visibili, dunque, incrostazioni bianche o giallastre che si deposita sulla gengiva, fino a ricoprire parte della superficie dentale.

Tartaro Sottogengivale

Il tartaro sottogengivale, invece, è il più pericoloso.

Questo perché si viene a formare sotto la gengiva e non è visibile a occhio nudo.

Di norma questo tipo è di colore più scuro, perché prende la suo colore dal sangue.

Per individuare questa tipologia occorre un esame radiografico.

La sua rimozione è molto importante, perché contribuisce a creare altre patologie come la parodontite.

Patologie

Sono sufficienti 24 ore alla placca, depositata sulla superficie dentale, per formare il tartaro.

Per questo motivo l’igiene dentale è fondamentale per non andare incontro a complicanze e per benessere della bocca.

Oltre alla cattiva igiene orale, ci sono altri fattori che possono generare la calcificazione, come l’eccessiva salivazione e i denti storti.

Il tartaro può essere la causa di altre patologie come carie, infiammazioni e gengivite.

Come si rimuove il tartaro?

Esistono svariati metodi naturali per la sua rimozione:

Il bicarbonato di sodio, ad esempio, elimina i batteri impedendo così la formazione della placca.

Tuttavia, la soluzione migliore per la sua rimozione è rivolgersi a un igienista dentale, che grazie alla sua professionalità eliminerà tutto il tartaro formato sulla superficie dentale.

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